Milva, le canzoni più famose e belle: da Alexanderplatz a La filanda, cinque brani indimenticabili cantate dalla Rossa.
Rivale di Mina per alcuni, interprete di classe immensa per tutti. Milva è stata ben più di una cantante commerciale. Voce immensa, la Pantera di Goro è stata interprete straordinaria, dotata di doti uniche e di un’espressività che le ha permesso di diventare iconica nel mondo della musica quanto del teatro, ambasciatrice di un’Italia di cultura e di eleganza in tutto il mondo. Nonostante quindi partecipazioni a Sanremo, è riuscita a farsi riconoscere come un’artista tutto meno che commerciale. Ripercorriamo insieme la sua immensa carriera attraverso cinque delle sue interpretazioni migliori.
Milva: canzoni famose per omaggiarla
Partiamo da Alexander Platz, brano del 1982 scritto da Franco Battiato nel suo periodo di maggior fertilità a livello commerciale. Dopo aver portato alla vittoria a Sanremo Alice, dona alla Rossa Alxander Platz, un brano che ridà notorietà musicale alla Pantera di Goro dopo una lunga partentesi teatrale che l’aveva allontanata un minimo dalle scene:
Dieci anni prima la cantante dalla chioma fulva aveva mostrato all’Italia un volto molto diverso, portando al successo un brano dalle atmosfere di provincia, molto differente rispetto a quanto presentato dai colleghi e le colleghe nei primi ruggenti anni Settanta. Stiamo parlando di La filanda, una cover di Amalia Rodriguez, diventato in poco tempo il suo brano più venduto di sempre:
Il primo grande successo di Milva fu però, con tutta probabilità, la sua versione di Milord, canzone lanciata nel 1959 dalla leggenda francese Edith Piaf e adattata in italiano da Testoni. Fu per la Rossa un debutto straordinario, capace di mostrare fin da subito le sue doti non solo vocali, ma anche recitative, nei panni di una prosituta che tenta di sedurre un ricco lord inglese. Interpretata anche da Dalida e Cher, fu resa immortale proprio dalla Pantera di Goro:
In tempi più recenti si era presentata ancora a Sanremo, ottenendo successi molto magri. Nel 1990 presentò però un brano molto amato dai suoi fan, Sono felice, scritto da lei per Ron su uno stile che ricorda vagamente quello di Mina durante gli anni Settanta. Un pezzo vintage che non venne compreso fino a fondo:
Ma il talento straordinario della cantante di Goro fu evidente in tutto il suo splendore anche grazie all’interpretazione di uno dei brani più importanti della storia della musica italiana, l’inno della Resistenza, Bella ciao, resa da lei elegante e sofisticata, senza perdere la sua natura popolare. Emozioniamoci insieme: